29 Dic La passione non ha tempi
Dare o darsi un timig nel creare, qualora il tuo obiettivo o presunto tale sia quello di farlo, è assai controproducente perchè puoi incappare in un filotto positivo di idee brillanti, ma è anche probabile che per mille e uno motivi tu stia a stecchetto per mesi, cosa che è capitata al sottoscritto in questo periodo, ed è proprio per questo che,a mio modo di vedere, la passione non ha tempi.
La passione non si può misurare in piatti fighi fatti o in foto da paura pubblicate sui social perchè altrimenti è la fine. Bisogna che si vengano a creare i prodromi per quell’attimo, per quel battito di ciglia per far si che tutto torni a posto.
A volte è solo mancanza di tranquillità e più mi accanisco nel cavare una fottutissima idea da impiattare più quella maledetta non viene, sembra di rincorrere un centometrista e a dirla tutta anche la ricetta che a breve incomincerò per davvero a scrivere non è neanche il top del top, ma quantomeno mi soddisfa e la vedo un pò come un gollonzo per un bomber da 40 reti a stagione che non segna da due mesi.
E’ proprio vero che la passione non ha tempi e non puoi dettarglieli, ma se ne hai, tanto, prima o dopo,la riesci ad esprimere.
Il piatto di oggi è il frutto di un lampo, come sempre accade, che mi viene in mente in un momento in cui non lo aspetti, non ci stavi pensando e poi realizzi che è di una semplicità scolastica che probabilmente a pensarlo apposta avrei scartato, ma una volta impiattato, fotografato ed assaggiato, ti fà capire che la stessa semplicità è una cosa meravigliosa.
Una tartare di sgombro appena condita con sale, olio e pepe bianco con l’aggiunta di un cucchiaino di senape al miele, caviale di storione, puntarelle,qualche filamento di cipollotto rosso fresco e una grattata di zeist di limone a rinfrescare il tutto. Semplicemente POESIA al palato e la conferma che la passione non ha tempi, mai.
Ingredienti per 4 persone
4 sgombri
4 cucchiai di olio evo
4 cucchiai di caviale di storione
4 cucchiai di senape al miele
4 pizzichi di sale fino e pepe bianco
Puntarelle o cuore di catalogna spigata
1 limone
Qb di finocchietto selvatico
- Sfiletta accuratamente gli sgombri e privali della pelle
- riducili in tartare, che non significa in poltiglia,ma in una cubettatura piccola e regolare
- condisci con olio evo, sale e pepe bianco e se gradisci con del finocchietto selvatico tritato assieme a della buccia di limone
- Utilizzando un ring impiatta la tartare nel centro del piatto
- finisci di condire con un cucchiaino a testa di caviale e senape al miele
- guarnisci con qualche filamento di cipollotto rosso fresco, filamenti di puntarelle e qualche petalo di violetta
- servi con dei crostini di pane ed un calice di ottimo vino bianco
Buon appetito e ,se non mi si tappa la vena di nuovo, a presto, un abbraccio
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